Novecento periodico
Donne e uomini nella stampa periodica del XX secolo
Collana di studi della Biblioteca di Storia Moderna e Contemporanea in collaborazione con Biblink



La collana

La collana, nata dalla collaborazione tra la Biblioteca di storia moderna e contemporanea e Biblink editori, offre fonti, strumenti e studi per la storia di genere del Novecento attraverso la stampa periodica

Presentazione


Anna Balzarro

La storia bambina
"La piccola italiana" e la lettura
di genere nel fascismo


Come nasce la "bambina fascista"? Con quali messaggi il regime provvede alla sua formazione? "La piccola italiana", settimanale illustrato per fanciulle, esce regolarmente tra il 1927 e il 25 luglio 1943 e rappresenta un osservatorio privilegiato sull’educazione femminile durante il ventennio. Viaggiando tra originali rivisitazioni della storia d’Italia, vignette in rima, racconti di fantasia, il volume mette a fuoco i messaggi politici e patriottici destinati alle piccole italiane e insieme i modelli femminili attraverso i quali il regime cerca di incidere sulla costruzione dell'identità delle bambine e sul loro futuro di donne

184 p.

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Scheda del periodico "La piccola italiana" (1927-1943)





Claudia Frattini

Il primo congresso delle donne
italiane, Roma 1908.
Opinione pubblica e femminismo


Il 23 aprile 1908 a Roma si inaugurava il primo Congresso nazionale delle donne italiane. L’appuntamento romano riuniva per la prima volta militanti diverse per credo e passione politica, al di là delle divisioni ideologiche e di classe; e rappresentava una scuola preparatoria alla futura partecipazione pubblica femminile. Fu un evento eccezionale, capace di mobilitare la città, richiamare la partecipazione della politica e delle istituzioni, oltre che un’attenzione viva e continua da parte dalla stampa, che per giorni dedicherà all’iniziativa intere facciate dei giornali più autorevoli. Come fu possibile che un incontro organizzato da donne attraversasse tanto decisamente la storica barriera dell’indifferenza generale? E perché non ebbe praticamente alcun seguito? Perché non riuscì a rappresentare che una fugace avanguardia di un "rinascimento femminile" che solo quarant’anni più tardi avrebbe raccolto i suoi primi frutti?

210 p., ill.

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Atti del primo congresso nazionale delle donne italiane, Roma, 24-30 aprile 1908: (Consiglio nazionale delle donne italiane), Roma: Tip. Soc. Ed. Laziale, 1912. p. VII, 733.
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Periodici italiani 1919-1943 nelle raccolte della Biblioteca di storia moderna e contemporanea

A cura di Paola Gioia e Francesco Gandolfi
Prefazione di Bruno Tobia
Bibliografia tematica a cura di Gisella Bochicchio


La Biblioteca di storia moderna e contemporanea presenta il catalogo delle testate periodiche italiane riferite agli anni 1919-1943 conservate nelle proprie raccolte. La grande ricchezza di tale materiale origina dalla Mostra della Rivoluzione fascista, occasione celebrativa con la quale il regime volle testimoniare la forza del proprio avvento. Con il trascorrere del tempo, grazie a una accurata politica degli acquisti, si è passati dalle iniziali 359 testate ai circa 900 titoli presenti in questo catalogo, che documentano ad ampio raggio la vita italiana sotto il fascismo, dagli aspetti di carattere generale a quelli più settorialmente connotati, sia sul piano politico sia su quello sociale economico e culturale. Né manca qualche esempio di stampa del fuoriuscitismo antifascista. Ne risulta una documentazione consistente e significativa, non sempre facilmente reperibile in un unico luogo, che ambisce a sostenere i percorsi più innovativi della ricerca storiografica.

312 p., ill.

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Gisella Bochicchio e Rosanna De Longis

La stampa periodica femminile in Italia.
Repertorio 1861-2009


Il repertorio censisce e descrive oltre 1600 periodici italiani diretti alle donne editi tra il 1861 e il 2009. Rappresenta così l’intero spettro dell’esperienza unitaria, senza trascurare quei titoli che, nati in anni precedenti, attraversano il 1861 e proseguono oltre. Scorrendo le testate censite, ci si rende facilmente conto che dall'Unità a oggi le donne sono state oggetto e destinatarie di una grande quantità di pubblicazioni periodiche, dalle forme e dai contenuti più vari. Si spazia dalla letteratura educativa di fine Ottocento rivolta alla formazione delle «buone italiane», ai coevi giornali emancipazionisti; dai fogli, a dimensione nazionale e locale, che hanno accompagnato le successive tappe organizzative del movimento cattolico, alle riviste sindacali e professionali dirette agli ambiti lavorativi tradizionalmente femminili (ostetriche, infermiere, maestre) ai fogli di ordini e congregazioni religiose femminili molto attive nel corso del XX secolo; dai bollettini dedicati all'attività femminile durante la Prima guerra mondiale alle riviste fasciste di propaganda; dai giornali clandestini delle formazioni partigiane alla stampa di consumo e ai "femminili" per eccellenza del secondo dopoguerra; dalle riviste delle organizzazioni femminili dei partiti ai fogli sorti nell'ambito del neofemminismo o dietro la sua onda. Risulta così una "lista" che racconta e suggerisce molte storie, offrendo uno spaccato significativo sui processi di formazione dell’opinione pubblica in Italia e in particolare su quella "sfera pubblica femminile" messa a tema dalla storia di genere come un’area di confine nella quale si delinea la presenza attiva e originale delle donne.

220 p., ill.

Indice - Indice dei luoghi di edizione - Indice per enti e categorie - Indice cronologico - Bibliografia

Periodici delle donne digitalizzati

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Annalucia Forti Messina

La guerra spiegata alle donne.
L’impresa di Libia nella stampa femminile (1911-1912)


Cento anni fa l'Italia mandava le sue truppe alla conquisto della Libia, allora provincia dell'Impero ottomano. In che modo, con quali parole e frasi o silenzi, quella guerra venne presentata alle donne italiane? Molti periodici femminili, che trattavano di moda, abbigliamento e cucina, ma anche di letteratura e arte, pubblicarono notizie dal fronte, esortazioni all'amor di patria, divagazioni storico-letterarie su quel paese mediterraneo che gli italiani stavano invadendo. Quali sentimenti si volevano suscitare nelle lettrici? Quali azioni proporre o incoraggiare? Qualche risposte nelle pagine di questo libro. Correda il volume un'appendice antologica che riproduce articoli e illustrazioni tratti da periodici conservati nelle collezioni della Biblioteca di storia moderna e contemporanea.

186 p., ill.

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Indice - Prefazione - Elenco dei periodici consultati

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Valentina Difato

Giornali di strada


in appendice

Repertorio dei giornali di strada italiani 1994-2012
di Aida Marazzi


«Tendere un giornale è meglio che tendere una mano». Il giornalismo di oggi è anche questo, attento a realtà poco conosciute e a tematiche quanto mai attuali: povertà, immigrazione, disabilità, emarginazione e carcere. È stato definito ‘giornalismo sociale’ e un posto di prestigio, in questo panorama, è occupato dai giornali di strada. Da New York a Londra, da San Pietroburgo a Roma, gli homeless si sono guadagnati uno spazio editoriale per raccontare le loro vite.

Completa il volume un Repertorio dei giornali di strada italiani.


144 p., ill.

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Indice - Prefazione
Stefania Bartoloni

Il fascismo e le donne nella “Rassegna femminile italiana” 1925-1930

Attraverso le pagine della “Rassegna femminile italiana”, bollettino dei Fasci femminili e uno dei primi fogli di partito diretto alle sue militanti, questo studio getta luce sui motivi dell’adesione femminile al movimento di Mussolini e segue le tappe della riorganizzazione delle attiviste, che da subito rivendicarono indipendenza e libertà d’azione. Le vicende sono ricostruite stabilendo un filo di continuità con le esperienze giornalistiche precedenti e con il suffragismo del primo Novecento. L’inevitabile confronto del gruppo di fasciste vicino alla rivista con i compagni di partito portò a un sostanziale ridimensionamento delle aspettative e delle speranze di chi aveva contribuito e creduto alla costruzione di un ‘femminismo fascista’.


180 p., ill.

L'autore

Indice - Prefazione



Periodici italiani 1943-1950 nelle raccolte della Biblioteca di storia moderna e contemporanea

a cura di Eugenio Semboloni e Susanna Spezia. Prefazione di Alberto Petrucciani


Gli incunaboli dell'Italia libera:gli anni del ‘dopofascismo’ sono anni di straordinaria vitalità per quotidiani e riviste.Nelle aree geografiche e nei mesi di occupazione tedesca e di amministrazione repubblichina la rinascita dei periodici restasottotraccia, non assente né interrotta nella stampa clandestina, mentredopo la Liberazione il panorama della stampa attraverserà rapide trasformazioni. L’arco cronologico in base al quale sono stati selezionati i titoli descritti in questo catalogo permette di rappresentare i momenti fondamentali che scandiscono le vicende italiane tra guerra e dopoguerra, dall’intervento degli Alleati sui mezzi di informazione all'ampliamento degli orizzonti comunicativi, alla nascita dell'Italia repubblicana, alla crescita della dialettica politica e del dibattito culturale. La Biblioteca di storia moderna e contemporanea prosegue con questo volume il censimento delle proprie raccolte di periodici,cui sono stati già dedicati i repertori sui secoli XVIII e XIX, sulla Prima guerra mondiale e sugli anni 1919-1943.

174 p.

Eugenio Semboloni e Susanna Spezia si occupano, presso la Biblioteca di storia moderna e contemporanea, dei servizi di orientamento e informazioni bibliografiche, di catalogazione e gestione delle pubblicazioni periodiche e delle risorse digitali

Indice, premessa, prefazione

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I giornali dell’emigrazione, 1914-1919, nelle raccolte della Biblioteca di storia moderna e contemporanea

a cura di Rosanna De Longis e Eugenio Semboloni.

I giornali allofoni, cioè gli organi di stampa che vengono editi in una lingua diversa da quella del paese di pubblicazione, costituiscono un fenomeno antico e di ampie proporzioni. Tuttavia, nonostante il numero, la qualità e la durata di alcune testate, questo genere di pubblicazioni non è stato studiato quanto meriterebbe, fatta eccezione per le analisi incentrate sui giornali che furono espressione di gruppi di rifugiati politici. Tale negligenza non va ascritta solamente alla considerazione di queste fonti come ‘stampa minore’, ma anche alla scarsa consistenza delle raccolte e alla dispersione tra diversi istituti di conservazione: si tratta di problemi che derivano dalla stessa natura ‘ibrida’ e ‘meticcia’ della fonte.
Nell’ambito del fondo relativo alla Prima guerra mondiale della Biblioteca di storia moderna e contemporanea è presente un numero assai consistente di periodici alloglotti, circa 190 testate in italiano stampate all’estero e oltre 260 periodici stranieri stampati in lingua diversa da quella del paese di pubblicazione. Il fondo proviene dai materiali raccolti da due organismi attivi durante gli anni della guerra nella raccolta di documentazione sulla mobilitazione e gli eventi bellici, il Comitato Nazionale per la Storia del Risorgimento e l'Ufficio Storiografico della Mobilitazione. Il catalogo è integrato dai contributi critici di Bénédicte Deschamps e Matteo Sanfilippo.


Rosanna De Longis, già direttrice della Biblioteca di storia moderna e contemporanea, è autrice di numerose ricerche sulla stampa periodica, sui movimenti di emancipazione delle donne e sulla partecipazione femminile al Risorgimento.

Eugenio Semboloni si occupa, presso la Biblioteca di storia moderna e contemporanea, dei servizi di informazioni bibliografiche, catalogazione e gestione delle pubblicazioni periodiche e delle risorse digitali.

266 p.

Indice - Prefazione
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